Il concetto di riqualificazione energetica dell'esistente - correlato a quello di sostenibilità del
costruito - è promosso a livello internazionale da politiche che individuano nella necessità di un sostanziale cambiamento
nel modo di costruire, di gestire e di manutenere gli edifici esistenti, la chiave di volta, in ambito edilizio, per la
salvaguardia dell’ambiente e per la tutela della salute e del benessere dell’uomo.
Un'intensa attività di legislazione e di redazione di norme tecniche sul rendimento energetico del costruito, definisce
parametri di efficienza sempre più restrittivi e criteri di risparmio sempre più vincolanti, imponendo interventi di adeguamento
del patrimonio esistente a standard prestazionali più elevati, ad esempio nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione
di un green building. Parallelamente i governi di molti Stati europei hanno introdotto incentivi
economici per agevolare interventi di riqualificazione energetica che garantiscano tempi di ritorno degli investimenti
compatibili con le possibilità di spesa dei proprietari degli immobili e il ciclo di vita delle tecnologie impiegate.
Va detto che le opportunità di miglioramento andrebbero valutate con una diagnosi energetica che
evidenzi gli interventi principali, in grado di garantire un retrofit vantaggioso.
Questi interventi coinvolgono sia il sistema tecnologico, sia la gestione energetica dell’edificio, e riguardano
fondamentalmente:
• il miglioramento delle prestazioni dell’involucro edilizio (incremento dell'
isolamento termico, sostituzione dei serramenti, installazione di idonei sistemi di schermatura
solare...);
• la sostituzione di componenti obsoleti degli impianti di climatizzazione invernale e di illuminazione con altri più
efficienti dal punto di vista energetico e con minore impatto sull’ambiente in termini di emissioni prodotte;
• l'utilizzo dell’energia gratuita del sole per la produzione di energia elettrica (pannelli
fotovoltaici) e termica (collettori solari);
• la corretta gestione della ventilazione naturale e del raffrescamento passivo al fine di limitare la diffusione di
impianti di condizionamento estivo, responsabili dell'incremento dei consumi elettrici;
• la revisione della contrattualistica inerente ai servizi energetici (meccanismi di incentivi / disincentivi finanziari);
• l'introduzione di sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia per la sensibilizzazione alla riduzione dei
consumi. |